Formazione di 2°livello per l´Alzheimer

 
 
 
PRESENTAZIONE DEI DOCENTI E DEL PROGRAMMA DI OGNI MODULO DEL CORSO
PRESENTAZIONE DEI DOCENTI E DEL PROGRAMMA DI OGNI MODULO DEL CORSO
L’Associazione Alzheimer di Alberobello e di Bari hanno unito le forze per organizzare un corso di formazione di 2° livello tenuti dai docenti descritti qui di seguito…
L’Associazione Alzheimer di Alberobello e di Bari hanno unito le forze per organizzare un corso di formazione di 2° livello tenuti dai docenti descritti qui di seguito…
È un corso rivolto il 1° giorno prevalentemente agli psicologi.
È un corso rivolto il 1° giorno prevalentemente agli psicologi.
Il 2°, 3° e 4° giorno si rivolge a tutti: familiari di ammalati, educatori, psicologi, assistenti sociali, infermieri, badanti, operatori sociali, …
Il 2°, 3° e 4° giorno si rivolge a tutti: familiari di ammalati, educatori, psicologi, assistenti sociali, infermieri, badanti, operatori sociali, …
    
 

PRESENTAZIONE DEI DOCENTI E DEL PROGRAMMA DI OGNI MODULO DEL CORSO

 

12 novembre 2012.
Valutazione Neuropsicologica e Riabilitazione
Prof.ssa Mapelli Daniela

La Prof.ssa Mapelli è docente associato presso l’Università degli Studi Di Padova e uno dei maggiori esperti per ciò che concerne la psicologia e la neuropsicologia dei processi cognitivi: cioè dello studio delle basi nervose dei processi cognitivi (come l’attenzione selettiva, l’attenzione spaziale, la cognizione numerica, la memoria, il linguaggio, le funzioni esecutive) e la loro localizzazione anatomica.
Durante il seminario, in particolare, focalizzerà l’attenzione sull’importanza della valutazione neuropsicologica nell’indagine dei processi cognitivi integri e/o deficitari, quale conditio sine qua non della successiva pianificazione personalizzata dell’intervento riabilitativo.
Circa la valutazione affronterà nello specifico ogni step: il colloquio anamnestico col paziente e i familiari, l’osservazione, la somministrazione dei vari test neuropsicologici e funzionali utilizzati in fase di screening e nelle indagini più specifiche, lo scoring ed interpretazione dei test, la formulazione delle ipotesi diagnostiche fino alla restituzione al paziente.
Circa la riabilitazione cognitiva verranno affrontati i presupposti teorici, gli scopi, come si costruisce il progetto riabilitativo, quali gli obiettivi, gli strumenti (carta e matita, software computerizzati, ausili fisici), nonché le diverse tecniche.
La Prof.ssa Mapelli è docente associato presso l’Università degli Studi Di Padova e uno dei maggiori esperti per ciò che concerne la psicologia e la neuropsicologia dei processi cognitivi: cioè dello studio delle basi nervose dei processi cognitivi (come l’attenzione selettiva, l’attenzione spaziale, la cognizione numerica, la memoria, il linguaggio, le funzioni esecutive) e la loro localizzazione anatomica.
Durante il seminario, in particolare, focalizzerà l’attenzione sull’importanza della valutazione neuropsicologica nell’indagine dei processi cognitivi integri e/o deficitari, quale conditio sine qua non della successiva pianificazione personalizzata dell’intervento riabilitativo.
Circa la valutazione affronterà nello specifico ogni step: il colloquio anamnestico col paziente e i familiari, l’osservazione, la somministrazione dei vari test neuropsicologici e funzionali utilizzati in fase di screening e nelle indagini più specifiche, lo scoring ed interpretazione dei test, la formulazione delle ipotesi diagnostiche fino alla restituzione al paziente.
Circa la riabilitazione cognitiva verranno affrontati i presupposti teorici, gli scopi, come si costruisce il progetto riabilitativo, quali gli obiettivi, gli strumenti (carta e matita, software computerizzati, ausili fisici), nonché le diverse tecniche.
 

19 Novemrbe 2012
Il modello Gentle Care
Dott.ssa Elena Bortolomiol

La Dott.ssa Bortolomiol è la referente italiana di un nuovo modo di pensare all’assistenza della persona con demenza nelle UVA, RSSA, RSA.
Il Modello Gentle Care è infatti un modello di assistenza e di cura “protesico” per la vita delle persone affette da demenza: è cioè un modello di assistenza in cui, alla persona con demenza, viene restituita la dignità e il diritto di essere accudito secondo le sue esigenze, abitudini e possibilità, all’interno di un ambiente che rispecchi il più possibile il calore della propria casa.
Verranno dunque descritti tutti gli aspetti del modello: comprendere la malattia, la valutazione, approccio ai programmi, la nutrizione, Il design dell’habitat, le persone e il loro impatto sulle cure. Verranno inoltre presentati i grossi vantaggi che scaturiscono da questo nuovo modo di intendere l’assistenza, in termini non solo di maggiore qualità di vita per i pazienti e i caregivers (dei familiari operatori stessi che li accudiscono nelle strutture sanitarie) ma anche di risparmio dal punto di vista dei costi.
La Dott.ssa Bortolomiol è la referente italiana di un nuovo modo di pensare all’assistenza della persona con demenza nelle UVA, RSSA, RSA.
Il Modello Gentle Care è infatti un modello di assistenza e di cura “protesico” per la vita delle persone affette da demenza: è cioè un modello di assistenza in cui, alla persona con demenza, viene restituita la dignità e il diritto di essere accudito secondo le sue esigenze, abitudini e possibilità, all’interno di un ambiente che rispecchi il più possibile il calore della propria casa.
Verranno dunque descritti tutti gli aspetti del modello: comprendere la malattia, la valutazione, approccio ai programmi, la nutrizione, Il design dell’habitat, le persone e il loro impatto sulle cure. Verranno inoltre presentati i grossi vantaggi che scaturiscono da questo nuovo modo di intendere l’assistenza, in termini non solo di maggiore qualità di vita per i pazienti e i caregivers (dei familiari operatori stessi che li accudiscono nelle strutture sanitarie) ma anche di risparmio dal punto di vista dei costi.
26 Novembre 2012
La comunicazione con il Paziente Alzheimer
Dott. Pietro Vigorelli
Il Dott. Pietro Vigorelli è medico, psicoterapeuta, Presidente del Gruppo Anchise (Associazione per la ricerca, la formazione e la cura della persona anziana centrata sulla parola e sull’Approccio capacitante). Il suo prezioso intervento ci indirizzerà verso un nuovo modo di comunicare con la persona con demenza, definito dal professore, “Approccio Capacitante”.
Esso si basa sul riconoscimento delle Competenze Elementari della conversazione, il riconoscimento delle Identità Molteplici e dei Mondi possibili (il Mondo del prima e il Mondo del dopo), nonché del punto di vista e del sistema di valori delle persone con demenza.
Soltanto attraverso l’approccio capacitante è possibile creare, per il paziente e il nostro caro, un “ambiente capacitante”: luogo (fisico ed emotivo) in cui la persona anziana sente di poter svolgere le attività di cui è capace, così come è capace, senza sentirsi in errore, con il solo scopo di essere felice, per quanto possibile, di fare quello che fa, così come lo fa, nel contesto in cui si trova.
Il prof. Vigorelli dunque, nel corso del seminario, ci mostrerà le potenzialità di questo approccio e ci insegnerà le tecniche per imparare ad usarlo in maniera efficace. Da ciò l’enorme utilità di questo seminario non solo per gli operatori (psicologi, educatori, oss, infermieri, fisioterapisti, ecc) che quotidianamente si occupano di persone con demenza ma anche e, soprattutto, dei loro familiari che, prima e insieme a loro, accudiscono i loro cari, affinchè l’esperienza della comunicazione diventi momento prezioso di condivisione e di contatto.
26 Novembre 2012
La comunicazione con il Paziente Alzheimer
Dott. Pietro Vigorelli
Il Dott. Pietro Vigorelli è medico, psicoterapeuta, Presidente del Gruppo Anchise (Associazione per la ricerca, la formazione e la cura della persona anziana centrata sulla parola e sull’Approccio capacitante). Il suo prezioso intervento ci indirizzerà verso un nuovo modo di comunicare con la persona con demenza, definito dal professore, “Approccio Capacitante”.
Esso si basa sul riconoscimento delle Competenze Elementari della conversazione, il riconoscimento delle Identità Molteplici e dei Mondi possibili (il Mondo del prima e il Mondo del dopo), nonché del punto di vista e del sistema di valori delle persone con demenza.
Soltanto attraverso l’approccio capacitante è possibile creare, per il paziente e il nostro caro, un “ambiente capacitante”: luogo (fisico ed emotivo) in cui la persona anziana sente di poter svolgere le attività di cui è capace, così come è capace, senza sentirsi in errore, con il solo scopo di essere felice, per quanto possibile, di fare quello che fa, così come lo fa, nel contesto in cui si trova.
Il prof. Vigorelli dunque, nel corso del seminario, ci mostrerà le potenzialità di questo approccio e ci insegnerà le tecniche per imparare ad usarlo in maniera efficace. Da ciò l’enorme utilità di questo seminario non solo per gli operatori (psicologi, educatori, oss, infermieri, fisioterapisti, ecc) che quotidianamente si occupano di persone con demenza ma anche e, soprattutto, dei loro familiari che, prima e insieme a loro, accudiscono i loro cari, affinchè l’esperienza della comunicazione diventi momento prezioso di condivisione e di contatto.

3 Dicembre 2012
Le cure non farmacologiche
Dott.ssa Katia Pinto

3 Dicembre 2012
Le cure non farmacologiche
Dott.ssa Katia Pinto
La Dott.ssa Katia Pinto è psicologa dell’Unità di Riabilitazione Alzheimer della Casa Divina Provvidenza di Bisceglie e Vice-Presidente dell’Associazione AlzheimerBari.
Durante il corso del seminario, ci presenterà le diverse terapie non farmacologiche che, nel corso degli anni, hanno dimostrato di essere, insieme alla terapia farmacologica, necessarie e fondamentali nel rallentare il decadimento cognitivo della persona con demenza, ma soprattutto nell’impatto significativo sulla qualità di vita, sull’umore, sulla percezione soggettiva di benessere e sulla riduzione dei disturbi comportamentali.
Esse, infatti, si basano sul presupposto che la persona con demenza, nonostante il progressivo deterioramento, possiede capacità residue da rinforzare e stimolare: l’obiettivo è dunque far si che si mantenga autonoma, responsiva e serena, quanto più a lungo possibile.
Verranno quindi presentati i diversi trattamenti non farmacologici utilizzabili in base il livello di compromissione e di capacità residue: Interventi orientati al comportamento, alle emozioni, alle funzioni cognitive, alla stimolazione e all’ambiente.
Infine la Dott.ssa Pinto presenterà il progetto “Amaryllis Café”, promosso dall’Associazione AlzheimerBari. Si tratta del primo Café Alzheimer fisso in Italia, aperto da Gennaio 2012 e sito in via Amendola 130 a Bari. E’ un progetto portato avanti da volontari psicologi ed educatori dell’Associazione AlzheimerBari, specificamente formati nell’assistenza al paziente Alzheimer e nel sostegno ai familiari. E’ anch’esso una forma di terapia non farmacologica per gli ospiti ma soprattutto per i caregivers: nel corso dei mesi è divenuto, infatti, punto di riferimento per molte famiglie bisognose di accoglienza, supporto, informazioni e sostegno nell’affrontare una malattia che cambia non solo la persona che la subisce ma tutte le persone che gli sono vicine.
La Dott.ssa Katia Pinto è psicologa dell’Unità di Riabilitazione Alzheimer della Casa Divina Provvidenza di Bisceglie e Vice-Presidente dell’Associazione AlzheimerBari.
Durante il corso del seminario, ci presenterà le diverse terapie non farmacologiche che, nel corso degli anni, hanno dimostrato di essere, insieme alla terapia farmacologica, necessarie e fondamentali nel rallentare il decadimento cognitivo della persona con demenza, ma soprattutto nell’impatto significativo sulla qualità di vita, sull’umore, sulla percezione soggettiva di benessere e sulla riduzione dei disturbi comportamentali.
Esse, infatti, si basano sul presupposto che la persona con demenza, nonostante il progressivo deterioramento, possiede capacità residue da rinforzare e stimolare: l’obiettivo è dunque far si che si mantenga autonoma, responsiva e serena, quanto più a lungo possibile.
Verranno quindi presentati i diversi trattamenti non farmacologici utilizzabili in base il livello di compromissione e di capacità residue: Interventi orientati al comportamento, alle emozioni, alle funzioni cognitive, alla stimolazione e all’ambiente.
Infine la Dott.ssa Pinto presenterà il progetto “Amaryllis Café”, promosso dall’Associazione AlzheimerBari. Si tratta del primo Café Alzheimer fisso in Italia, aperto da Gennaio 2012 e sito in via Amendola 130 a Bari. E’ un progetto portato avanti da volontari psicologi ed educatori dell’Associazione AlzheimerBari, specificamente formati nell’assistenza al paziente Alzheimer e nel sostegno ai familiari. E’ anch’esso una forma di terapia non farmacologica per gli ospiti ma soprattutto per i caregivers: nel corso dei mesi è divenuto, infatti, punto di riferimento per molte famiglie bisognose di accoglienza, supporto, informazioni e sostegno nell’affrontare una malattia che cambia non solo la persona che la subisce ma tutte le persone che gli sono vicine.
Per chi voglia diffondere la locandina il link è qui
 
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